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Giovedì 05 Maggio 2016

RIGENERAZIONE URBANA A TORINO. Nuovo Centro Direzionale Lavazza

ore 18:30 - Fondazione Sandretto Re Rebaudengo - Via Modane 16 - Torino - ingresso libero sino ad esaurimento posti


Il nuovo Centro direzionale di Lavazza, progetto di Cino Zucchi Architetti, si sviluppa per quasi 30.000 mq di superficie con destinazioni d’uso diverse.
Nel 2011, in occasione dei lavori di scavo delle fondazioni, sono venuti alla luce i resti di una basilica paleocristiana, e un importante complesso funerario sviluppatosi su una necropoli con mausolei tardo-antichi. I resti hanno comportato una modifica architettonica del progetto per garantire la conservazione dei reperti e per consentirne la pubblica fruizione. Il complesso verrà ultimato nel 2017.
Introduce
Lorena ALESSIO, architetto e ricercatrice PoliTO - alessiostudio
Paolo CORRADINI, responsabile del progetto - Lavazza S.p.A.
Cino ZUCCHI, architetto e professore PoliMI - Cino Zucchi Architetti
Dialogano con
Maria Chiara VOCI, giornalista - Spazi inclusi

Il nuovo Centro direzionale di Lavazza è parte di una più generale riforma del grande isolato esistente tra via Bologna, largo Brescia, corso Palermo e via Ancona, è l’occasione per mantenere la propria sede nella città e contribuire alla trasformazione di un’importante parte di Torino. Il progetto di Cino Zucchi Architetti, frutto di un concorso a inviti vinto dallo studio omonimo, si sviluppa per quasi 30.000 mq di superficie con destinazioni d’uso diverse: uffici direzionali, una scuola di design, un centro multifunzione, un museo d’impresa, due ristoranti, servizi pubblici e privati e un grande parcheggio interrato. Al centro del progetto, la realizzazione di una nuova piazza verde tra il nuovo intervento e l’edificio della ex-centrale Enel.
Nel 2011, in occasione dei lavori di scavo delle fondazioni del nuovo Centro direzionale Lavazza sono venuti alla luce i resti di una basilica paleocristiana forse dedicata a San Secondo, e un importante complesso funerario sviluppatosi su una necropoli con mausolei tardo-antichi.
La Soprintendenza ha condotto gli scavi archeologici (2013 – 2015) che hanno comportato una modifica architettonica del progetto per garantire la conservazione dei reperti e per consentirne la pubblica fruizione. Il complesso verrà ultimato nel 2017.
Il nuovo complesso, concepito secondo i più recenti criteri di sostenibilità ambientale, rappresenta quindi il primo tassello di una più generale rigenerazione urbana del quartiere Aurora, e un esempio di come un’architettura contemporanea possa integrarsi bene con la conservazione di architetture industriali ridonate alla città.

Con i Patrocini di: CITTA’ DI TORINO - CITTÀ METROPOLITANA - DAD Dipartimento di Architettura e Design -ORDINE ARCHITETTI - IN/ARCH - ANCE Associazione Nazionale Costruttori Edili - COLLEGIO COSTRUTTORI EDILI ANCE TORINO
Media partner: THE PLAN - IL GIORNALE DELL’ARCHITETTURA

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