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03 agosto 2020

Fare spazio Idee progettuali per riaprire le scuole in sicurezza

Torino

Fare spazio
Idee progettuali per riaprire le scuole in sicurezza


Fare spazio nasce dalla collaborazione di Fondazione Agnelli e FULL - Future Urban Legacy Lab del Politecnico di Torino. I due gruppi di ricerca – guidati rispettivamente da Andrea Gavosto e Matteo Robiglio (DAD), con il coordinamento di Caterina Barioglio (DAD) di FULL - hanno messo in comune le proprie competenze sul tema dell’edilizia pubblica e, in particolare, scolastica.

Fondazione Agnelli lavora da anni sull’analisi del patrimonio di edifici scolastici italiani e dei principi didattici che devono dare forma agli ambienti di apprendimento (Rapporto sull’edilizia scolastica, Laterza, 2020), come pure con progetti pilota.
A sua volta FULL da tempo è focalizzato sul riuso del patrimonio edilizio esistente, in particolare degli edifici di proprietà pubblica, per fini di interesse sociale e al servizio delle comunità locali.

Le 14 proposte o idee progettuali (9 per gli spazi interni e 5 per quelli esterni) di Fare spazio elaborate dal team di architetti e ricercatori di FULL per una trasformazione veloce, leggera ed efficace degli ambienti - con i “dispositivi” tecnici necessari a realizzarle - hanno l’ambizione di dare ai dirigenti scolastici, ai loro collaboratori (e anche ai tecnici delle amministrazioni locali proprietarie degli edifici) elementi d’informazione e analisi per portare a termine una valutazione preliminare, che conduca a una decisione e alla progettazione dello specifico intervento ipotizzato.

“Fare spazio è una ‘cassetta degli attrezzi’ – ha sottolineato Matteo Robiglio, coordinatore del Future Urban Legacy Lab – pensata per aiutare chi, in ogni istituto scolastico, sta oggi lavorando al difficile compito di ripartire in sicurezza: grazie ad un repertorio di idee progettuali basato su una rigorosa analisi quantitativa e classificazione tipologica delle scuole italiane, potrà individuare quali spazi di ogni edificio si possono trasformare, e capire con quali interventi e quali tecniche farlo. È uno strumento di empowerment per un lavoro che non può che essere decentrato, e siamo fiduciosi che l’autonomia scolastica dimostrerà anche in questa occasione la propria vitalità e capacità di iniziativa.”
Torino, 3 agosto 2020