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settembre 2021

ALCUNI INDIRIZZI PER UNA LEGGE NAZIONALE SUL RECUPERO A FINI CICLABILI DELLE VIE D'ACQUA

Torino

Il documento di indirizzo per una legge nazionale sul recupero a fini ciclabili delle vie d'acqua fa seguito al protocollo d’intesa sottoscritto da ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue), Politecnico di Torino (Dipartimento di Architettura e Design), Cirem (Centro Interuniversitario di Ricerche Economiche e di Mobilità dell'Università di Cagliari), FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta).

Comunicato stampa
“SERVE UNA LEGGE PER L’UTILIZZO CICLABILE DELLE VIE D’ACQUA”
ANBI, UNIVERSITA’ CAGLIARI (CIREM), FIAB, POLITECNICO TORINO (DAD)
PRESENTANO GLI INDIRIZZI PER UNA LEGGE NAZIONALE
E’ stata ultimata in questi giorni la redazione del documento di indirizzo per una legge nazionale sul recupero a fini ciclabili delle vie d'acqua. Il documento fa seguito al protocollo d’intesa per lo sviluppo di iniziative e programmi di ricerca per lo studio delle relazioni tra la rete nazionale dei corsi d’acqua e la rete delle ciclovie regionali e nazionali. A sottoscriverlo sono stati ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue), Politecnico di Torino (Dipartimento di Architettura e Design), Cirem (Centro Interuniversitario di Ricerche Economiche e di Mobilità dell'Università di Cagliari), FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta).

La legge n. 2/2018 "Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica" ha infatti previsto il recupero a fini ciclabili, con destinazione ad uso pubblico, delle strade arginali di fiumi, torrenti, laghi e canali, comprese le opere di bonifica, gli acquedotti, le reti energetiche, le condotte fognarie, i ponti dismessi e gli altri manufatti stradali.
In particolare, esiste in Italia un grande patrimonio infrastrutturale, rappresentato dalla rete di canali irrigui e di bonifica, gestiti dai Consorzi di bonifica, che ne provvedono alla manutenzione ed alla gestione.
Nella pratica, la grande difformità insita nel territorio italiano cui si somma la difformità delle norme, i problemi di rapporto tra chi opera e lavora nei territori impegnati dalle vie d'acqua e chi invece le vede come occasione di turismo e cultura, le attenzioni dovute ai temi della sicurezza e del rispetto di chi deve mantenere le reti idriche in perfetta efficienza rendono difficoltoso l'utilizzo questa importante risorsa come infrastruttura ciclabile e più in generale turistica.
A partire da questo scenario, ANBI, FIAB, CIREM – Università di Cagliari e DAD - Politecnico di Torino hanno redatto un documento, che propone alcune linee di indirizzo, utili a definire i presupposti per un quadro normativo nazionale che, superando le attuali difficoltà, faciliti lo sviluppo di una rete ciclabile nazionale e del turismo sostenibile ad essa legato, in armonia con chi già ora opera lungo la rete dei nostri corsi d'acqua.