Categoria: Altri Eventi
Stato: Archiviata
Martedì 7 Giugno 2016

Vincent van Gogh. DNA, Fingerprints, Pollen and Wood / Vincent van Gogh. DNA, impronte digitali, pollini, legno

ore 9:30 - 13:30, Sala Caccia, Castello del Valentino, viale Mattioli 39, Torino


Il corpus delle opere e della vita dell'artista, a cominciare dai disegni affiancati prima e tolti poi da alcune specifiche lettere, è per lo più viziato da una storiografia basata su fatti e dati storico-artistici di dubbia credibilità e sprovvisto di fondati documenti d'archivio, come ad esempio la mitica fine del suicidio del pittore. Infatti, nel tempo si è passati per Vincent van Gogh dalla storiografia alla mitografia che, alimentata e rivisitata da alcuni studiosi (e romanzieri e registi), si è piegata allo scopo ultimo antico quanto il mondo: mantenere il monopolio e l'esclusività di decretare la paternità ed autenticità di un'opera d'arte. Tutto quanto detto sopra, senza accettare nessun contraddittorio o confronto pubblico; senza editare nessuna prova tecnico-scientifica o storico-artistica a comprovare l'autenticità o la falsità di un manufatto ascrivibile comunque stilisticamente a uno specifico artista.
Tale sistema si è spezzato con il Protocollo d'Intesa Internazionale che è stato posto non a caso ad apertura del convegno. Il Protocollo ha presentato come primo caso studio proprio il Fienile protestante, in un autorevole consesso di Istituzioni della Repubblica italiana: Politecnico di Torino, Università di Firenze, Università Federico II di Napoli, CNR-IVALSA, Comune di Recanati, Museo Civico di Villa Colloredo Mels, Regione Marche e per ultimo - in ordine cronologico – il vertice civico: il Consiglio Regionale della Toscana.
Nelle intenzioni del convegno che qui presentiamo c'è stata la volontà di fare capire agli studiosi ed alle istituzioni pubbliche e private, come ad esempio il Van Gogh Museum di Amsterdam, che molte indagini ad uso e consumo dell'arte, nella realtà non sono mai state poste in essere, come ad esempio l'estrazione del DNA da peli umani amalgamati nel colore o dai francobolli e buste da lettere; le impronte digitali, i pollini, gli elementi organici extra-pittorici, ecc., che si trovano sulla e nella superficie di un dipinto.
È a questo punto esatto che si è capito come l'enigma legato al quadro denominato Fienile protestante è, in realtà, strettamente vincolato a quelli cresciuti e alimentati nel tempo intorno alle altre opere e alla vita dell'artista Vincent van Gogh, al di là dell'effettiva qualità dei disegni e dipinti veri e falsi attribuiti all'artista olandese.