Riabitare il paesaggio Alpino. Ricerche, atelier multidisciplinari e tesi di laurea per le terre alte. Premio Tesi di Laurea Aldo Barberis
La mostra, campionatura delle attività didattiche degli Atelier multidisciplinari “Riabitare le Alpi” e delle tesi di laurea del Politecnico di Torino sul territorio dell‘Alta Valle Grana, è stata inaugura il 3 settembre e sarà aperta fino al 15 ottobre.
La mostra Riabitare il paesaggio Alpino è una campionatura delle attività didattiche svolte negli ultimi quattro anni degli Atelier multidisciplinari “Riabitare le Alpi” (Corso di Laurea magistrale in architettura per la sostenibilità), “Costruire nel costruito” (Corso di Laurea in Architettura) e delle tesi di laurea del Politecnico di Torino sul territorio dell‘Alta Valle Grana.
Hanno partecipato oltre trecento studenti, otto docenti, dodici borsisti e dieci tesisti, con la collaborazione del Comune di Castelmagno, Comune di Cuneo, Ecomuseo Terre del Castelmagno,Associazione Art.ur e il sostegno di Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Società agricola Chandarfei.
E’ presente una sezione sulla ricerca “Alpine CLE, Complex Landscape Environment, Campofei e le borgate di Castelmagno in Alta Valle Grana come sistema complesso. Mobilità sostenibile, turismo, produzione, cultura” nell’ambito del progetto “Torino e le Alpi” della Compagnia di San Paolo. Allo studio di fattibilità hanno partecipato tre ricercatori e il “Team Direct” del Politecnico di Torino.
Innovativo l’approccio multidisciplinare a largo spettro. Le discipline della Composizione architettonica e urbana e della progettazione del paesaggio (Daniele Regis, coordinatore atelier e ricerca e curatore mostra), della Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente, modellazione e GIS (Nannina Spanò), della Sociologia dell’ambiente e del territorio (Roberta Novascone), della Storia dell‘architettura contemporanea (Alessandro Martini), della Storia del territorio (Daniela Ferrero,
Laura Guardamagna), della Tecnologia dell‘architettura (Rossella Maspoli) e della Valutazione economica dei progetti (Cristina Coscia), sono state interpellate in processi congiunti sia per la ricerca di base che applicata.
Le analisi sulla morfologia del paesaggio e uso del suolo, sull’armatura e infrastrutture di comunicazione, le risorse naturali, gli insediamenti e forme di aggregazione, i tipi edilizi, e particolari costruttivi sono state all’origine di un’ arricchimento delle carte regionali e hanno consentito di fotografare il passato e il presente del territorio della Alta Valle Grana e insieme di
prefigurare scenari di valorizzazione per un progetto di “Marca territoriale”.
Molti temi trattati: dalle “filiere corte” (sistema agrosilvopastorale e agronomico) all’accessibilità sostenibile, ai percorsi (della Resistenza, naturalistici, della religiosità), dalle energie rinnovabili (acqua, sole, eolico, mini e micro idro) alle cave di pietra, dagli approcci olistici alle scuole in quota, dalle attività sportive soft a quelle culturali, al lavoro e alle attività produttive, ai manuali di buone pratiche, alle mappe di comunità, alle applicazioni del piano paesistico regionale, agli strumenti per la redazione di piani recupero integrali, al restauro e al progetto di recupero del patrimonio architettonico.
Innovativi anche i workshop con lavoro sul campo, i cantieri didattici, le mostre allestite in quota e a Cuneo con gli allestimenti urbani su “Paesaggi invisibili”, le analisi condotte sul campo con l’utilizzi di droni.
Un patrimonio di studi, analisi, progetti che il Politecnico intende far conoscere e condividere con le comunità e in processi partecipativi per favorire lo sviluppo locale.
Il premio
Il premio tesi di laurea Aldo Barberis è stato istituito per la prima volta nel 2016 dalla famiglia Barberis in collaborazione con la Fondazione Revelli e con “L’associazione mai tardi” per ricordare Aldo Barberis scomparso nel marzo 2015, presidente dell’omonima impresa, uomo di cultura, e costruttore di Paraloup. Il premio è stato conferito in occasione della cerimonia con l’apposizione della targa in sua memoria il 17 luglio 2016. La tesi vincitrice del premio, discussa presso la Facolta di Architettura del Politecnico, Corso di Laurea magistrale in Architettura (ambiente e paesaggio) si intitola: Architettura e paesaggio rurale in alta montagna: ipotesi di centro turistico- ricettivo e impianto di fitodepurazione per la borgata di Paraloup in Valle Stura” di Enrico Marengo, relatore: Daniele Regis, correlatori: Enrico Carosso e Roberto Olivero.
L’intero progetto verrà esposto nella baita grande in occasione dell’inaugurazione della mostra Riabitare le Alpi e per tutta la durata della mostra “Riabitare le Alpi“ sino al 15 ottobre 2016.
Settembre: la mostra è visitabile tutti i giorni compresi i festivi dalle ore 10:00 alle 17:00.
Ottobre: da giovedì a domenica compresa dalle ore 10:00 alle 17:00 sino al 15 Ottobre.
Mercoledì 12 ottobre visita guidata per gli studenti del Politecnico con il curatore della mostra prof. Daniele Regis (ore 11:00-13:00)
Per concordare visite fuori degli orari indicati (solo per gruppi) si prega di prendere contatti con il rifugio Paraloup tel. 3491268858 (Sara), e.mail: rifugio@paraloup.it
Ingresso gratuito.
- Mostra Premio Aldo Barberis
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- Mostra Riabitare il paesaggio
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